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Tra storia e sapori di un angolo del Chianti fiorentino

DI NICOLA UCCI

Le colline intorno a Firenze custodiscono gelosamente storie e tradizioni secolari, offrendo un paesaggio ricco di uliveti e vigneti, attraversati da strade tortuose circondate spesso da cipressi che portano a suggestivi borghi medievali, imponenti castelli, badie e ville signorili.

Il terreno calcareo, la piovosità estiva, la ventilazione e l’esposizione al sole hanno permesso la produzione di uve e vini di grande qualità, già dai tempi degli Etruschi, addirittura fino alle porte di Firenze, come ricordano i nomi di alcune strade e come testimoniato dalle “porticine del vino” ancora presenti in alcuni palazzi rinascimentali a livello stradale, attraverso le quali le famiglie ricche del tempo commerciavano il vino prodotto dalle loro cantine.

Questa antica tradizione vitivinicola ha trovato un importante riconoscimento, già dal 1932, con la creazione della DOCG Chianti Colli Fiorentini.

Questo vino, prodotto da vitigni di Sangiovese – a cui si affiancano altri vitigni autoctoni toscani quali il Canaiolo ed il Colorino – ha un colore rubino intenso, asciutto e armonico, profumato, facile da abbinare con le carni, la selvaggina, i salumi, i primi piatti con ragù di carne. Sempre nella zona è possibile degustare anche la “DOCG Chianti”, la “DOC Colli dell’Etruria Centrale” e la “DOC Vin Santo del Chianti”.

Anche la produzione di olio extravergine di oliva è un punto forte delle produzioni alimentari locali. Grazie alle favorevoli caratteristiche climatiche, all’esposizione dei terreni e alle tecniche produttive utilizzate, l’Olio Extravergine di Oliva delle colline di Firenze vanta un’acidità inferiore allo 0,50%, un aroma fruttato, un gusto leggermente amaro e colore da verde a giallo oro.

Nel cuore del Chianti Fiorentino si trova il borgo di San Casciano Val di Pesa, circondato  dalle  antiche mura, con torri e porte di accesso. Nel centro cittadino sono ancora riconoscibili i segni delle sue origini medievali.  Da vedere il Museo d’Arte Sacra e la Collegiata e la chiesa della Misericordia (o Santa Maria al Prato) che conserva un ricco patrimonio di opere d’arte tra le quali un Crocifisso di Simone Martini.

Nei dintorni di San Casciano le campagne sono ricche di ville, tra le quali villa i Collazzi e villa Tattoli nei pressi di Cerbaia e a S. Andrea in Percussina, detta l’Albergaccio dove visse Niccolò Machiavelli. Da vedere anche la pieve di San Pancrazio e quella di San Lazzaro a Lucardo.

A pochi chilometri si trova Montespertoli, una delle principali zone di produzione di vino ed olio d’oliva della Toscana. Ogni anno alla fine di Maggio la città ospita la “Mostra del Chianti“, un’intera settimana dedicata al vino. Montespertoli è nota anche per i tartufi e fa parte dell’Associazione “Città del Tartufo”. Il territorio di Montespertoli è costellato di numerose testimonianze dell’architettura medievale come i castelli di Botinaccio e Poppiano, proprietà della famiglia Guicciardini fin dal 1200. A pochi km da Poppiano, inizia la via di Castiglioni, che è stata trasformata dal comune di Montespertoli in un itinerario di trekking e passeggio guidato per gli amanti della flora e della fauna del Chianti. Pregiato lo zafferano di Montespertoli.  Il borgo di Lucardo (frazione di Montespertoli) ha dato il suo nome al “Marzolino di Lucardo” un formaggio di pecora o capra a pasta morbida, color bianco crema, di sapore intenso e profumato. Anticamente era fatto dalle donne, ma – nel tempo – si stava perdendo la tradizione casearia, solo recentemente ripresa.  Oggi è  facile da trovare anche nei territori della Valdensa (Barberino Val d’Elsa, Certaldo, San Gimignano).

Proseguendo si giunge a Certaldo, di origini etrusche, posto sul tracciato della Via Francigena. Il borgo storico, “Castello”, è raccolto entro le mura su cui si aprono le antiche porte di accesso alla città. Famosa la cipolla di Certaldo, che  viene classificata in due varietà: la “Statina” raccolta in estate  dal colore viola chiaro, succosa e dal sapore relativamente dolce, e la “Vernina” raccolta in autunno dal colore rosso intenso e dal sapore tipicamente pungente. Questo saporito prodotto – essenziale nella preparazione di piatti elaborati e ottimo per quelli più semplici –  viene utilizzato in un numero incredibile di ricette tipiche della tradizione toscana, come la famosa “Zuppa di Cipolle di Certaldo”, il “Lesso rifatto” o la “Marmellata di Cipolle”.

Ancora qualche km e si arriva a Barberino Val d’Elsa,  piccolo borgo fortificato  che conserva il suo caratteristico aspetto medievale, con le grandi mura, le case-torri e le grandi porte d’accesso alla città.

Qui si può fare una visita al Parco Botanico del Chianti suddiviso in quattro aree tematiche: piante da fiore, bosco, piante aromatiche, varietà di fico. Nei dintorni si trovano la splendida pieve di Sant’Appiano e la Cappella di San Michele Arcangelo a Semifonte, detta anche il Duomo della Val d’Elsa.

Si prosegue per Tavarnelle Val di Pesa, che deve il suo nome alle tabernulae, i luoghi di sosta e ristoro lungo la via Regia, che collegava Firenze a Roma. Il territorio è cosparso di chiese e pievi di grande interesse, come la Chiesa di Santa Lucia al Borghetto, raro esempio di architettura gotica,  il bellissimo borgo fortificato di Badia a Passignano e la pieve di S.Donato in Poggio.

La gastronomia locale offre, oltre ai salumi di cinta senese, al prosciutto toscano DOP, alla finocchiona (insaccato di carne suina aromatizzato con semi di finocchio selvatico), ai formaggi pecorini DOP o caprini, ai funghi ed ai tartufi, al miele ed al pane toscano, piatti squisiti legati alla tradizione contadina come la ribollita, la panzanella o la pappa con il pomodoro, le pappardelle al cinghiale, la trippa, il lampredotto, la classica bistecca alla fiorentina, il cinghiale in umido, la lepre in salmì. Da provare il “tonno del Chianti” un piatto tipico dell’area fiorentina ottenuto dalla bollitura di pezzi di carne di maiale nel vino bianco e, dopo la cottura, sistemati in vasetti di vetro sott’olio. Ha profumo e sapore di tonno.

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