DI NICOLA UCCI
Uscendo in auto da Matelica in direzione Castelraimondo e Camerino, lungo la Statale Muccese, si incontra il “vocabolo” Collepere, una frazione collinare da cui lo sguardo può spaziare sui vicini Monti Canfaito e San Vicino fino alla catena dei Sibillini. Colline verdi e ondulate vallate si alternano allo sguardo del visitatore che, in questa zona, può ammirare i vitigni da cui si produce il pregiato “Verdicchio di Matelica”, diverso dal più famoso “Verdicchio dei Castelli di Jesi”, ma più strutturato, tanto che è aperta la discussione tra gli stessi produttori locali su come differenziarsi dai “cugini Jesini”, magari abbinando il nome della città a quello del vino stesso “Il Matelica”. Vedremo…
Sui crinali dell’omonimo vocabolo si trova “Villa Collepere”, uno storico casino da caccia risalente al XVII° secolo, riconvertito e ristrutturato nel 2005 in una accogliente “country house” di proprietà della famiglia di Carlo Mariotti e di sua moglie Marilena Gagliardi che hanno da sempre, curato e offerto un servizio di qualità e di buon gusto, così come è possibile riscontrare dall’arredamento della location, dalle camere, dalla manutenzione del giardino e della piscina, dalla cura nella preparazione della prima colazione e dalla degustazione dei prodotti agroalimentari di questo angolo paradisiaco del maceratese.
Carlo e Marilena trasmettono serenità ai loro clienti, frutto di una discrezione e di una cultura dell’accoglienza in cui l’ospite è sacro e con cui ci si relaziona secondo i suoi desideri, le sue esigenze, le sue abitudini. Tutto il contrario di una “fabbrica turistica” in cui l’importante è produrre numeri e dove lo stesso ospite diventa un numero anonimo.
A Villa Collepere tutti gli ospiti vengono rispettati anche nei loro tempi. Non ci sono orari fissi, per la colazione, le degustazioni, l’uso della piscina, i rientri e le uscite, ma tanta flessibilità e adattabilità della organizzazione familiare in funzione delle esigenze dell’ospite stesso. Sempre con un sorriso sulle labbra e buone maniere.
I clienti che quest’anno hanno pernottato a Villa Collepere sono riusciti a godere di un’esperienza rigenerante ed autentica, unendo la parte legata al relax e benessere con quella relativa alla proposta enogastronomica locale.
Da alcuni anni “Villa Collepere” ha deciso di integrare l’ospitalità con la produzione di vino locale, nata grazie all’acquisto della vigna adiacente alla struttura. L’azienda agricola oggi produce due bottiglie: un vino a bacca bianca Verdicchio di Matelica D.O.C. “Grillì” e uno a bacca rossa Colli Maceratesi D.O.C. “Il Collepere”. Il progetto vitivinicolo oltre a Marilena e Carlo, coinvolge i due figli, Nicolò e Filippo, e il nipote Davide responsabile della parte commerciale.
Un soggiorno in questa splendida struttura “rurale” riconcilia l’individuo con la natura e la sua spiritualità, in un clima di serenità, tranquillità, bella convivialità.
E per arricchire le proprie conoscenze e stimolare le proprie curiosità, come non andare alla scoperta di un territorio che, da est a ovest, vi fa conoscere la Gola della Rossa e le Grotte di Frasassi, la storica città della carta Fabriano, così come la bella Matelica e l’affascinante San Severino Marche, oltre a Camerino ed a tanti borghi storici, spesso sconosciuti ai più, come Esanatoglia, Pioraco o il fantastico borgo di Elcito.
A pochi chilometri si può salire sui Monti Sibillini e visitare aree naturali bellissime e selvagge, oltre ai martoriati (dal terremoto) borghi di Sarnano, Visso, Muccia, Amandola.
Una vacanza va vissuta dove merita di esserla.
“Villa Collepere” nasce come storico casino di caccia risalente al XVII secolo e solo nel 2005, dopo una sapiente ed attenta ristrutturazione, viene trasformata in una struttura ricettiva.
I titolari Marilena e Carlo hanno da sempre offerto un servizio di qualità e di ricercato gusto; unendo la cura nei dettagli ad una attenta premura verso le esigenze degli ospiti.
L’attività di B&B propone ricche colazioni a buffet e degustazioni di pietanze genuine, volte a valorizzare e promuovere più possibile i prodotti e le tipicità del territorio.
“Villa Collepere” dopo alcuni anni dall’apertura ha deciso di integrare l’ospitalità con la produzione di vino locale, nata grazie all’acquisto della vigna adiacente alla struttura.
L’azienda agricola oggi produce due bottiglie: un vino a bacca bianca Verdicchio di Matelica Doc “Grillì” e un a bacca rossa Colli Maceratesi Doc “Il Collepere”.
Il progetto vitivinicolo oltre a titolari originari Marilena e Carlo, coinvolge i due figli, Nicolò e Filippo, e il nipote Davide responsabile della parte commerciale.
Il terremoto del 2016 recò lievi danni alla struttura, obbligandone la chiusura temporanea.
“Villa Collepere” nella stagione 2020, dopo tre anni di fermo e di risanamento sismico, è riuscita nuovamente a riprendere l’attività ricettiva in piena sicurezza accompagnata anche da un’esclusiva offerta enoturistica.
I clienti che quest’anno hanno pernottato a Villa Collepere sono riusciti a godere di un’esperienza rigenerante ed autentica, unendo la parte legata al relax e benessere con quella relativa alla proposta enogastronomica locale.
Oggi l’inserimento e il supporto delle nuove generazioni si pongono l’obbiettivo di portare continua innovazione all’azienda, mantenendo comunque sia invariate la qualità del servizio e l’eccellenza dei prodotti che “Villa Collepere” da sempre sa offrire ai propri ospiti.